Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria
Edile-Architettura
Cattedra di Architettura e Composizione Architettonica V
Anno Accademico 2002-2003
Titolare del Corso: Prof. Arch. Ruggero Lenci
Ricercatore: Arch. Raffaele Marone
Orario delle lezioni:
Mercoledì ore 11.00 - 13.00, aula 26
Giovedì ore 9.00 - 11.00, aula 20
Orario del Laboratorio Tesi di Laurea:
Mercoledì ore 13.00 - 15.00, aula 26
PROGRAMMA DEL CORSO
Finalità
Obiettivo del corso di Architettura e Composizione Architettonica del
quinto anno è rafforzare nello studente, in vista della laurea, una
coscienza critica e una formazione disciplinare che gli permettano di sviluppare
un elevato grado di autonomia nell'atto del progetto. Lo studente compirà
un ciclo ideativo che coinvolge tutte le scale, attraverso il quale sarà
possibile operare lo sviluppo e la verifica dei princìpi compositivi,
delle esigenze tecnologiche e impiantistiche, delle scelte di metodo, dei
pesi che vengono assegnati alle relazioni con il contesto.
Analizzare tutte le operazioni necessarie alla trasformazione di un'idea
preliminare in un'architettura costruibile, tenendone sotto controllo non
solo tutti gli aspetti compositivi ma anche i due parametri quantitativi
di costo e volume, costituirà un'attività centrale e di sintesi
nell’ambito del Corso, che risulterà funzionale allo sviluppo, nel
discente, di una crescente autonomia nel metodo di lavoro. Pertanto l'attenzione
sarà rivolta a quegli aspetti dell’organismo edilizio dai quali estrapolare
le relazioni tra questioni funzionali, strutturali, linguistiche, impiantistiche,
normative, nonché di integrazione con l'ambiente. Gli esempi sui quali
ci si soffermerà saranno selezionati sia per assonanza funzionale
con il tema prescelto per le esercitazioni e per l’esame, che tra quelli
costituenti una sintesi esemplare tra esigenze di forma, tecnologia, materiali
usati e procedure realizzative.
Si ritiene che un dato fondativo, da acquisire sin da subito, è il
prender coscienza del fatto che l'architettura si occupa di realizzare una
condizione di corrispondenze e di equilibri tra "contenuto" ed "espressione",
e di rendere inscindibile tale legame anche lì dove la recente poetica
del frammento sembrerebbe volerne spezzare l'unitarietà di significato.
Ciò si evincerà affrontando alle diverse scale di lettura gli
aspetti fondativi e teorici del progetto in maniera specificatamente riferita
a un sito, a un programma preciso e a una reale volontà realizzativa.
Seguendo un’impostazione didattica che concepisce l’ideazione architettonica
come un processo di sintesi tra una serie di scelte sia di ordine teorico
che dettate da un sedimentato di esperienze conoscitive, il corso fornisce
allo studente diverse occasioni per fortificare quel sistema di regole e
norme che presiedono alla stesura del progetto. Questo obiettivo viene raggiunto,
nel Corso, da un lato con l’elaborazione compositiva, dall'altro con l'ampliamento
rigoroso della conoscenza delle acquisizioni linguistiche, tecnologiche e
funzionali presenti nei codici dell’architettura contemporanea.
Il momento teorico sarà centrale nell'impostazione del Corso, e si
espleterà durante le lezioni come lettura e riconoscimento delle su
citate acquisizioni contemporanee, non solo da un punto di vista storico
ma con un forte taglio critico/interpretativo finalinalizzato a selezionare,
da caso a caso, quale tra queste acquisizioni tendere a fare proprie. Il
sistema delle interferenze linguistiche e contaminazioni, il significato
e il perché delle continue ibridazioni tipologiche, fenomeni sempre
più presenti nella città contemporanea, impongono la messa
in campo di conoscenze plurime e integrate anche alla scala urbana, che un
progettista deve acquisire per poter essere in grado di indirizzare e coordinare
correttamente i processi di trasformazione dell'ambiente costruito. Pertanto
sarà affrontata anche la lettura della grande scala.
Allo studente verrà richiesto di dar corso alla progettazione sia
in senso deduttivo, nei rapporti che il nuovo organismo edilizio instaura
con il contesto, che in senso induttivo, nelle scelte di ottimizzazione modulare
orizzontale e verticale, nella distribuzione delle funzioni, nelle relazioni
tra forma, struttura, esigenze impiantistiche e di scelta dei materiali.
Tutte le parti della composizione in fieri dovranno risultare chiaramente
motivate e idonee a rispondere a specifiche esigenze di carattere funzionale
e/o espressivo ? complete di riferimenti pertinenti ? così da permettere
alla docenza di effettuare con rigore le verifiche del progetto in via di
elaborazione.
Per passare agli aspetti legati allo sviluppo della forma, alle tecnologie
e all’uso dei materiali, lo studente è lasciato prevalentemente libero
di esprimersi secondo le proprie intuizioni personali, purché queste
siano chiaramente riferibili al panorama contemporaneo dell’architettura,
ivi incluse le ultime avanguardie e tendenze.
Metodo didattico delle lezioni teoriche
Le lezioni teoriche verranno impartite il giovedì (aula 20) durante
le ore stabilite dall’orario delle lezioni e affronteranno sincronicamente
tre aspetti ritenuti fondamentali:
1. gli aspetti linguistici dei codici dell’architettura contemporanea analizzati
tra contenuto ed espressione;
2. la possibilità di utilizzare alcune acquisizioni linguistiche dei
codici dell’architettura contemporanea per risolvere particolari predisposizioni
prestazionali di volta in volta riscontrate durante l'elaborazione del progetto;
3. l’aspetto costruttivo dell’architettura, attraverso l’analisi del funzionamento
di progetti di edifici con caratteri simili a quelli del tema proposto per
l'esercitazione, sia sotto il profilo tipologico che sotto il profilo dei
sistemi costruttivi, delle tecniche e dei materiali usati.
L'insegnamento è impostato in modo da assicurare un equilibrato rapporto
tra aspetti teorici e aspetti compositivi, approfondendo da un lato i princìpi,
i metodi e gli strumenti che presiedono al progetto rapportati alle tendenze
più significative della ricerca architettonica contemporanea, dall'altro
sviluppando un'attività di sperimentazione mirante a generare una
complessità progressiva.
In particolare saranno approfonditi, sia a livello metodologico che applicativo:
- i princìpi fondativi della progettazione come processo di sintesi
tra forma, funzione e metodi costruttivi;
- i criteri di configurazione e distribuzione degli spazi e articolazione
dei volumi come coerente risposta alle esigenze dell'uomo in generale e a
quelle del tema in particolare;
- i caratteri tipologici, morfologici e linguistici dell'organismo edilizio
alla luce delle continue ibridazioni proposte dalla cultura contemporanea;
- le correlazioni che si instaurano tra progetto di architettura e contesto,
ovvero, architettura a scala urbana;
- la fattibilità costruttiva dell'opera;
- il ruolo della tecnologia nel passaggio dall’astrazione alla realizzazione.
Metodo didattico delle esercitazioni
Le esercitazioni avranno luogo il mercoledì (aula 26) durante le
ore stabilite dall’orario delle lezioni e verteranno sull’elaborazione del
progetto secondo tre fasi che daranno luogo ad altrettante consegne:
Prima fase (consegna entro fine dicembre):
- familiarizzazione con la volumetria nel contesto e con gli aspetti di accessibilità;
- scelte strutturali, applicazione della normativa e valutazioni impiantistiche;
- organizzazione degli spazi interrati.
Seconda fase (consegna entro fine febbraio):
- definizione dell’attacco a terra;
- definizione dei livelli superiori.
- definizione delle tamponature esterne, scelta dei materiali, dettagli costruttivi.
Terza fase (consegna entro fine aprile):
- definizione e visualizzazione del volume in tutte le sue componenti;
- definizione esatta di piante, sezioni e prospetti;
- preparazione dei disegni finali in vista dell'esame.
Materiali didattici
Il Corso provvederà alla distribuzione delle dispense.
La bibliografia di riferimento compende i seguenti testi, di cui i primi tre a carattere storico-teorico (validi per tutti), i successivi tre sulle stazioni e gli ultimi due sui musei.
Titolo: Lineamenti di storia dell’architettura contemporanea
Autore: Alessandra Muntoni; Editore: Università Laterza Architettura,
Roma-Bari, 1997
Titolo: Comporre l'architettura
Autore: Franco Purini; Editore: Editori Laterza, Roma-Bari, 2001
Titolo: Atlante di architettura contemporanea
Autori: Paco Asensio, Ivan Bercedo, Aurora Cuito; Editore: Koenemann, Colonia,
(2000 per l’Ediz. italiana)
Titolo: The Modern Station - New approaches to railway architecture
Autore: Brian Edwards; Editore: E & F SPON, Londra, 1997
Titolo: Architecture of Rail - The Way Ahead
Autore: Marcus Binney; Editore: Academy Editions, Londra, 1995
Titolo: Le Stazioni Ferroviarie a Roma. La tipologia del fabbricato viaggiatori
Autore: Elisabetta Collenza; Editore: Officina, Roma, 1996
Titolo: Musei
Autore: Allegret Laurence; Editore: Tecniche Nuove, Milano, 1992
Titolo: Musei dell’ultima generazione
Autore: Montaner, Joseph M., Oliveras, Jordi; Editore: Hoepli, Milano, 1988
Tema progettuale n. 1
Stazione Ferroviaria, Acotral e Metropolitana via Tor di Quinto, Roma
Tema in oggetto è l’elaborazione di un progetto che consenta di
pervenire alla chiusura dell'anello ferroviario.
Nodo cruciale è il progetto e la realizzazione di una stazione ferroviaria,
Acotral e metropolitana al posto dell'attuale stazione Tor di Quinto usata
dal treno Acotral Roma-Prima Porta (che parte da Piazzale Flaminio). I dati
di base sono.
a - sovrapporre i binari dell'anello ferroviario su quelli della linea Acotral
Roma-Prima Porta per un tratto di circa 600 metri ad est della stazione stessa;
b - ideare una stazione a più livelli;
c - valutare le valenze urbanistiche della proposta, sia per l'impatto con
la viabilità su gomma che per gli effetti sulla vicina zona degli
artigiani di via Camposampiero-via Possagno.
Come è a molti noto, infatti, gli artigiani di via Camposampiero-via
Possagno occupano abusivamente, ormai da più di cinquant’anni, il
rilevato di terra delle Ferrovie dello Stato situato subito a nord della
stazione in oggetto. La situazione è molto tesa in quanto le FS non
accettano il pagamento dell’affitto da parte degli artigiani per non legittimarne
lo stato che, a tutt’oggi, rimane abusivo. Le FS vorrebbero rientrare in
possesso del tracciato al fine di poter procedere con la realizzazione di
un’opera utile a tutti qual’è la chiusura dell’anello ferroviario,
ma l’opinione pubblica si rende anche conto che ciò provocherebbe
forti problemi all’economia di un centinaio di piccole aziende che verrebbero
sradicate dal territorio sul quale operano. Pertanto il progetto dovrà
proporre una soluzione che possa risultare compatibile con le attività
degli artigiani, i quali potrebbero così rimanere sul sito e vedere
legalizzata la propria "Cittadella dell’Artigianato" costituita di fatto.
Se, infatti, le FS avessero a disposizione un progetto alternativo per la
realizzazione della chiusura dell’anello ferroviari, potrebbero dare una
risposta efficace ai cittadini romani che giustamente esigono il completamento
razionale della rete dei trasporti su ferro. Il tracciato dell’anello, nella
proposta, andrebbe a transitare a sud del rilevato delle FS, sovrapassando
via di Tor di Quinto e sovrapponendosi per un tratto prima del Tevere al
tracciato ferroviario Acotral. Nel punto in cui le due linee ferroviarie
inizierebbero a sovrapporsi, ovvero all’altezza dell’attuale stazione Tor
di Quinto (stazione Acotral da demolire), verrebbe realizzata una nuova stazione
di scambio in un unico edificio. La nuova infrastruttura dovrebbe essere
dotata di due o tre livelli per i binari e di un livello interrato. Le tre
linee su ferro transiterebbero per quella stazione, creando un importante
polo di scambio. La terza linea sarà, inoltre, il capolinea della
progettata metropolitana "C", che lì arriverà dalla stazione
Vigna Clara. Le due linne che continuano risulterebbero sovrapposte
per mezzo di una struttura che permetterebbe il transito della Roma-Prima
Porta, sotto, e dell’anello ferroviario, sopra, nel tratto contenuto tra
via Camposampiero e l’Ippodromo dei Carabinieri. Arrivati alla curva che
la ferrovia Acotral disegna in direzione Tevere, questa sovrapposizione verrebbe
abbandonata e l’anello ferroviario proseguirebbe in quota, sopra la pista
ciclabile, per poi attraversare il Tevere sul nuovo ponte da realizzarsi.
Al di là del Tevere il tracciato dell’anello ferroviario troverebbe
uno scambio, così da consentire ai treni sia il collegamento con la
stazione Fidene, esterna all’anello, che con la stazione Tiburtina, interna
all’anello.
Da un punto di vista urbanistico e ambientale è importante considerare
che, seguendo questa ipotesi, lo spazio che si andrebbe a occupare sarebbe
prevalentemente aereo, in quanto gran parte del suolo è già
oggi occupato dai binari.
La stazione dovrà pertanto contenerei seguenti spazi, i seguenti livelli
e le seguenti funzioni:
- da due a tre livelli per contenere tre coppie di binari;
- un sottopassaggio pedonale;
- spazi esterni per parcheggio e manovra;
- un collegamento pedonale con via Camposampiero (Cittadella dell'Artigianato);
- una biglietteria;
- un bar-fast food;
- spazi e sale di attesa;
- doppie o triple altezze;
- spazi per uffici delle tre gestioni;
- spazi tecnici;
- servizi igienici;
- edicola giornali;
- scale e ascensori per il collegamento di tutti i livelli;
- una zona per negozi;
- uno spazio espositivo.
Dovranno, inoltre, essere fornite indicazioni per un'idonea risistemazione
viaria di accesso alla "Cittadella dell'Artigianato", nonché per la
realizzazione del nuovo ponte dell'anello ferroviario sul Tevere.
Tema progettuale n. 2
Museo di Arte Moderna a Bolzano
Tema in oggetto è l’elaborazione di un progetto per il Museo d’Arte
Moderna a Bolzano sull’area dell'ex "Monopolio".
L’area interessa una superficie di 3.674 mq.
Il volume edilizio complessivo previsto è di 37.800 mc., inclusa la
cubatura sotterranea. Tale cubatura potrà aumentare di un massimo
del 20% in virtù della volumetria sviuppata dalle strutture orizzontali
e verticali, ma dovrà comunque essere controllata, calcolata e tenuta
sotto i valori massimi ammissibili.
L’area di progetto si trova nei pressi del centro storico di Bolzano, accanto
al costruendo centro universitario e alla zona pedonale.
Grazie al Museo d’Arte Moderna, viene creata un’altra struttura d’interesse
pubblico all’interno dell’area pedonale del centro storico.
Ad ovest l’area confina direttamente con la zona verde del Talvera, un corso
fluviale alpino che rappresenta il confine naturale del centro storico e
che viene definito il polmone verde della città.
Il dettagliato compito progettuale (settori funzionali richiesti e precise
condizioni relative agli spazi) è stato fissato nella delibera della
Giunta Provinciale di Bolzano dell’11.10.1999 n. 4433 "Approvazione del programma
volumetrico per le strutture del Museo d’Arte Moderna".
Il circostante patrimonio edilizio esistente con le sue forme espressive
rappresenta diversi periodi storici con differenti caratteristiche compositive,
strutturali, funzionali e d’interesse storico-artistico.
Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un'architettura in scala con
la città, che permetta di avere una visione d’insieme per l’inserimento
dei volumi edilizi nell’esistente tessuto urbano, creando un centro artistico
di elevata qualità e attrattività, e che corrisponda alle esigenze
della città.
I volumi edilizi dovranno essere inseriti in modo da formare una struttura
chiara, collegata all’esistente rete di percorsi pedonali, riducendo la necessaria
viabilità a valori minimi. L’intera area dovrà essere articolata
in misura sufficiente con superfici scoperte e verdi nonché collegata
ai prati del fiume Talvera.
Dovranno essere particolarmente evidenziati gli aspetti ecologici, come l’orientamento
dei volumi, la riduzione del fabbisogno energetico, lo sfruttamento di fonti
energetiche alternative.
Il progetto, oggetto di un concorso internazionale conclusosi nella primavera
del 2001, è stato vinto dallo studio berlinese KSV Architecten, mentre
al secondo posto si è classificato l'architetto inglese Prof. David
Chipperfild.
Il tema del museo verrà suddiviso in sottotemi che costituiranno altrettante
esercitazioni. Essi sono:
- familiarizzazione con la volumetria nel contesto e aspetti di accessibilità;
- scelte strutturali, applicazione della normativa e valutazioni impiantistiche;
- gli spazi interrati: l'autorimessa, il deposito, i laboratori, altri spazi;
- l'attacco a terra del museo: gli ingressi, il negozio, il guardaroba, altri
spazi;
- la biblioteca, gli uffici, gli spazi espositivi;
- progettazione delle tamponature esterne, scelta dei materiali, dettagli
costruttivi;
- definizione e visualizzazione del volume;
- preparazione dei disegni di presentazione del progetto.
Materiali di base per i temi progettuali forniti dal Corso su CD Rom
Tema progettuale n. 1
Stazione Ferroviaria e Metropolitana via Tor di Quinto a Roma:
- programma di progetto (WORD);
- cartografia al 2000 (JPEG);
- cartografia al 5000 (JPEG);
- foto dell'area (JPEG);
- disegno tridimensionale dell'area e dell'intorno (3Dstudio e DWG);
- Immagini orientative del progetto urbanistico (JPEG);
Tema progettuale n. 2
Museo di Arte Moderna a Bolzano:
- bando/programma del progetto richiesto (Acrobat);
- diagrammi funzionali (Acrobat);
- piano di recupero con indicazioni urbanistiche(JPEG);
- piano urbanistico comunale (JPEG);
- planimetrie dell'area (DWG);
- disegno tridimensionale dell'area e dell'intorno (3Dstudio e DWG);
- foto dell'area (JPEG);
- disegni di un recente edificio per abitazioni confinante con l'area (JPEG
e DWG)
Modalità e oggetto di esame
L’esame è individuale e verte sull'elaborazione, la rappresentazione e la presentazione del progetto mediante gli elaborati grafici necessari ad una completa trasmissibilità dei suoi contenuti; sull’esposizione dei criteri che ne hanno determinato l’approccio compositivo e linguistico in relazione a particolari questioni intercettate nel panorama delle acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e ivi approfondite.
Siti Internet di riferimento del Corso:
www.ruggerolenci.it www.dau.uniroma1.it/organico/personal/lenci
(sono identici)