Monumento al Terzo Millennio, San Juan, Puerto Rico, USA
2000Ruggero Lenci (capogruppo/team leader)
Nilda Valentin, Stefano CatalanoConcorso Internazionale
Il progetto per un Monumento al Terzo Millennio, presentato al concorso in due fasi che si è svolto nei mesi di giugno e agosto 2000 e che è stato vinto dall’architetto coreano Taek Han (con un progetto che ricorda un nautilus, una conchiglia, o anche una tromba d’aria che però si arrotola su sé stessa a formare il grande occhio di un uragano) intende catturare l’immaginazione della gente di Puerto Rico attraverso una costruzione moderna che riflette la ricca storia e la fiorente economia dell’isola statunitense dei Caraibi. Il monumento, alto 120 metri del costo di 50 miliardi, è stato progettato in modo da sintetizzare la forma di una imbarcazione a vela per rappresentare sia la scoperta dell’America (e quindi di Puerto Rico) che le dinamiche capacità dell’isola di intraprendere continue sfide di sviluppo. Pertanto il progetto è composto da tre elementi verticali, di cui due simili all’elementoprincipale ma ridotti di scala, al fine di rendere l’immagine delle tre caravelle di Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio verso l’America. La localizzazione strategica di tali elementi vuole dare l’idea che esse siano ancora in viaggio nei mari, alla ricerca di nuove scoperte nel terzo millennio. L’idea strutturale è basata planimetricamente su un telaio triangolare in cemento armato non tamponato caratterizzato nelle sue linee verticali da due setti rastremati localizzati nel vertice del triangolo e, negli altri vertici, da pilastri curvilinei che si incontrano in sommità, andando a definire la gabbia del volume aperto. Tra i due setti rastremati ubicati sul vertice che guarda l’oceano scorre un ascensore panoramico. All’interno della gabbia sono collocate le scale e alcune piattaforme sfalsate che servono ad ammirare il panorama alle diverse quote. L’uso di materiali a lunga durata e di un sistema strutturale con una forma particolarmente stabile, garantiscono la resistenza del monumento sia al trascorrere del tempo che agli elementi atmosferici, qui particolarmente violenti a causa degli uragani e dei temporali tropicali. Il monumento, sia per forma che per altezza, è pensato per catturare l’attenzione della gente e permetterne la facile riconoscibilità e visibilità sia per chi arriva a San Juan in aereo sia per chi entra nel porto in nave. Un’adeguata illuminazione che fa uso di particolari effetti speciali rende il monumento piacevolmente visibile nelle ore notturne. L’intero progetto è stato pensato per complementare e migliorare il Millennium Park, nel quale sono localizzate anche le rovine di una fortezza spagnola, una laguna e un teatro all’aperto. Il parco, localizzato all’ingresso della città vecchia, può essere raggiunto a piedi da tutte le direzioni. Anche se lo scopo principale è di natura simbolica, così come richiesto dal bando di concorso, esso è pensato per essere totalmente visitabile in tutti i suoi livelli e quindi diventare un belvedere permanente. L’intera area sul quale il monumento sorge è priva di barriere architettoniche. L’ascensore in esso presente consente ai portatori di handicap di accedere a tutti i livelli. Le forme e l’immagine della proposta sono pensate per riferirsi con immediatezza ai significati storici dell’isola di Puerto Rico, nonché alle aspirazioni e agli obiettivi della sua gente nel terzo millennio. I materiali proposti ne rendono particolarmente facile sia la costruzione che la manutenzione nel tempo. La resistenza della struttura alla violenza degli uragani è assicurata da un telaio in grado di assorbirne le spinte.