Piazza Santiago del Cile, Roma

1996

Ruggero Lenci (capogruppo/team leader)
Nilda Valentin, Stefano Catalano





Perfettamente circolare in pianta con un diametro di 76 metri, un'area di 4.500 mq. e un dislivello di m. 2,70, piazza Santiago del Cile divide viale Parioli in due tratti di lunghezza simile. La posizione decentrata e arcuata della varice crea due emicicli di cui il maggiore a sud-ovest è circa il doppio del minore a nord-est. Il maggiore emiciclo è diviso in due parti di simile ampiezza da via Giuseppe Luigi Lagrange, strada che dalla piazza sale verso via Barnaba Oriani. Il minore emiciclo è interrotto a nord da via Giosuè Borsi che discende in direzione del Teatro Parioli. Il progetto si occupa del marciapiede perimetrale e della varice centrle. Il marciapiede viene ripavimentato con sampietrini in porfido rosso del Trentino disposti ad archi contrastanti e fasce radiali in porfido grigio collocate in corrispondenza dei platani esistenti. La varice diviene un rilevato, una navicella anch’essa rivestita in porfido, che protegge uno spazio pedonale centrale e una scultura. Due pini esistenti collocati in posizione dei due fuochi dell'ellisse vengono mantenuti all’interno di due vasche a verde. L'anello perimetrale contiene 30 posti auto inseriti in uno spazio geometrico ricavato all’interno dei prolungamenti dei marciapiedi. Su tali prolungamenti sono inseriti altrettanti nuovi lampioni. Panchine in ghisa e legno vanno a completare l'arredo urbano, al posto dei tanti cartelli pubblicitari abusivi oggi presenti. L'isola centrale è raggiungibile per mezzo di due stretti percorsi a strisce pedonali e vuole costituire un luogo di pausa.


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