Borghetto Flaminio, Roma


1995
 
 

Ruggero Lenci, Nilda Valentin, Stefano Catalano
con
Ugo Abbate, Barbara Cacciapuoti, Paolo Quagliani

Concorso Internazionale







 




 










Il concorso mirava alla riqualificazione di un significativo brano della città di Roma, che risulta incompleto, casuale e disordinato,  attraverso la collocazione nel luogo di un centro culturale e artistico che possa ricucire quel rapporto oggi negato tra il centro storico e il sistema di musei e delle accademie di Valle Giulia. L'area di intervento è fortemente caratterizzata dai suoi margini longitudinali: ad ovest la direttrice della via Flaminia e ad est la rupe boscosa che delimita Villa Strohl-Fern, elemento paesistico forte del Borghetto Flaminio. Essa comprende, inoltre, il giardino e la casina Vagnuzzi, sede dell'Accademia Filarmonica Romana, e il complesso dell'ex deposito ATAC (riutilizzato a museo dei bambini nel 2001). Quest’area, localizzata al di là della Porta del Popolo, è uno dei rari luoghi in cui è ancora visibile il costone tufaceo di villa Borghese con il suo coronamento di pini, così frequentemente rappresentato nei carnets di viaggio degli artisti che visitavano la capitale giungendo dalla via Flaminia. risulta tutt'oggi  così. Il sistema urbanistico proposto si estende da Piazzale Flaminio a Villa Poniatowski creando un percorso "culturale" alternativo alla via Flaminia. Lungo questo percorso, il progetto articola un edificio lineare sul quale si attestano molteplici funzioni, alcune delle quali ricavate all'interno degli edifici esistenti riproponendo, con un lessico contemporaneo, la visione valadieriana di un asse urbano parallelo alla via Flaminia, per il "Nuovo Campo Marzio" e la "Villa Napoleone", visione rimasta parzialmente incompiuta nel tratto tra viale delle Belle Arti e Piazzale Flaminio. La ricerca di un'architettura a scala urbana ha suggerito di ancorare fortemente il progetto al contesto fisico, sottolineando la sinuosità del margine tufaceo della rupe. La disposizione dei volumi è quindi finalizzata all'ampliamento spaziale dell'invaso urbano della via Flaminia e produce un effetto articolato che media la rigidità dell'allineamento ottocentesco esistente sull'asse stradale e il naturalismo del fronte Villa Strohl Fern-villa Ruffo. Un'architettura tesa a superare la città privata per offrire a tutti un uso pluralistico di ambiti urbani. L'intervento è suddiviso in due fasi: la prima interviene nell'area di progetto; la seconda in quella di contorno al fine di collegare Piazzale Flaminio a Valle Giulia. Questa scelta si compie a causa dell'incompiutezza urbana dell'isolato del mercato e dalla testata cieca del casamento abitativo ad esso adiacente, fatti questi che richiedono un intervento urbano più ampio. In tal modo si dà luogo a una piazza lineare che ha inizio a due isolati di distanza da Piazzale Flaminio e che si prolunga fino alla casina Vagnuzzi, e a una dorsale pedonale che collega la stazione della Roma-Nord con Villa Poniatowski sulla quale si attestano tutte le attività artigianali e commerciali di richiamo. Il sistema edificato si caratterizza per l'unità del segno architettonico, scandito dallo sviluppo di quattro momenti progettuali significativi che, partendo da Nord, sono: il complesso per le rappresentazioni musicali costituito dalla sala di musica da camera parzialmente interrata che si affaccia sul livello della quota archeologica a -2.50 (quota dell'uscita pedonale del primo piano sotterraneo dei garage) e dal teatro all'aperto; l'accesso principale all'edificio e al parco retrostante che si estende fino alla rupe, situato in posizione baricentrica al nuovo intervento di risistemazione dell'area. Il complesso costituito dai corpi di fabbrica e dal capannone ATAC, del quale si prevede il mantenimento e la ristrutturazione per contenere funzioni espositive, artigianali, di ristoro, nonché residenze per artisti; la Facoltà di Architettura della quale si prevede la parziale demolizione di quella parte costituita dal volume della vecchia ghiacciaia della Birra Peroni preservandone, quale testimonianza, i primi due ordini della facciata. L’attacco a terra del progetto coinvolge più  livelli: -2.50 e -5.30 contenenti gli scavi per mettere in luce i reperti archeologici (-2.50) e i parcheggi su due piani interrati per un totale di 300 posti auto; il complesso della nuova sala di musica da camera dell'Accademia Filarmonica per 400 spettatori a -2.50, che nasce dall'asola archeologica creata sulla via Flaminia in prossimità della sede attuale dell'Accademia; il livello terra attuale che và da +0.20 a +3.00 sul quale hanno luogo lo spazio urbano pavimentato lievemente in salita dalla via Flaminia verso il nuovo complesso che crea un percorso-piazza lungo 400 m. con molteplici attraversamenti dell'edificio in corrispondenza degli eventi situati sull'altro versante, nonché la dorsale pedonale, ovvero un percorso all'aperto alternativo alla via Flaminia che affianca il sistema del costruito verso la rupe con una pavimentazione uniforme che trova una sistemazione analoga ai due estremi di Piazzale Flaminio davanti alla Stazione della Roma Nord e di Villa Poniatowski all'uscita su via di Villa Giulia. Molti eventi contribuiscono ad arricchire l'itinerario della dorsale pedonale: attività artigianali, commerciali, espositive, luoghi d'incontro, piazze, un teatro all'aperto, il nuovo parco e il giardino storico e, inoltre, tutti quei passaggi che lo collegano all'asse Flaminio. I livelli superiori del complesso hanno inizio dal piano del ballatoio a +3.90, livello sul quale si sviluppa un percorso pedonale aperto, una "promenade architecturale" che segue il costruito per tutta la sua lunghezza sul lato della via Flaminia. I livelli per gli uffici dei Comuni e delle Regioni d'Europa hanno luogo a +7.30 e a +10.60, mentre quelli per le residenze temporanee per docenti a quota +13.90 e + 17.20.Le funzioni del centro sono: parcheggi per 300 posti; sala per musica da camera per 400 spettatori; residenze temporanee per artisti; residenze temporanee per docenti ospiti italiani e stranieri; centro di servizi connesso al sistema museale di Valle Giulia; laboratori artigiani; locali per esposizioni e gallerie d'arte; attività commerciali per l'artigianato e per l'arte; luoghi di ristoro; scuola di musica; uffici e spazi espositivi per i Comuni e per le Regioni d'Europa; libreria d'Arte e di Architettura; associazioni professionali; ampliamento della Facoltà di Architettura; biblioteca d'arte e architettura.

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