Centro Sociale e Sportivo, Botticino


1987
 

Ruggero Lenci, Nilda Valentin
con
Giulio Artegiani

Concorso Nazionale - Menzionato





Il territorio di "Botecinum", in provincia di Brescia, conta circa diecimila abitanti. La richiesta del bando di concorso era quella di fornire all'abitato quei servizi sociali e sportivi oggi carenti sul territorio. Già nel 1973 il Piano di Fabbricazione comunale aveva annotato tra le esigenze per una più adeguata sistemazione cittadina l'individuazione di un'area da destinarsi a verde pubblico attrezzato e sportivo, ad edifici pubblici e per lo spettacolo, a sedi sociali e associative. L'asse stradale interno all'area viene mantenuto, potenziato e reso ortogonale al sistema urbano edificato sull'altro versante della via Longhetta. Quest'asse viario rappresenta il "collettore" distributivo dell'intero progetto, il punto d'incontro delle funzioni pubbliche e un viale alberato a disposizione della collettività. Un rapporto di ortogonalità tra i percorsi pedonali e carrabili instaura nel luogo un nuovo ordine distributivo. Il progetto architettonico è caratterizzato da una forma lineare alle cui estremità sono localizzati i due grandi spazi pubblici teatrali, uno coperto, l'altro aperto. Gli accessi a questi spazi che assorbono una forte concentrazione di utenza avvengono indipendentemente da quelli delle altre funzioni del centro. Questo al fine di facilitare l'uso di tutte le funzioni, anche in contemporanea. La separazione tra il teatro coperto e il resto dell'edificio è marcata da un passaggio pedonale diagonale aperto che mette in comunicazione la continuazione della via Dante con una piazza pedonale interna, vero e proprio "forum", e con i campi delle attività sportive. L'elemento di distribuzione dell'intero progetto è un percorso orizzontale su due livelli che superiormente collega l’auditorium al resto del centro. A questo percorso è affiancata una fascia di servizi verticali. Gli spazi serviti si articolano per mezzo di volumi diseguali e alternati, al fine di facilitare l'ingresso della luce nell'edificio. Sul versante prospiciente il prolungamento di via Dante hanno accesso i volumi minori, che contengono gli spazi per le associazioni sportive e culturali, le salette per riunioni, per audiovisivi, i locali dell'amministrazione, il bar e i servizi.

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