1986
Ruggero Lenci, Roberto Lenci, Nilda Valentin
Concorso Nazionale
Il programma di concorso prevedeva la progettazione di una residenza per anziani di quaranta unità, sia per coppie che per singoli, e l’utilizzo di un vasto terreno da adibirsi a orti urbani. L’area è un lascito privato ed è stata vincolata all'uso stabilito dal concorso. A causa del dislivello presente (la strada statale n°80 digrada di cinque metri verso il fossato) il progetto prevede un edificio a due livelli al quale si accede dal livello superiore per poi scendere dall’interno al piano inferiore o salire al piano delle coperture reso praticabile nella parte centrale. Ogni nucleo abitativo è provvisto di un cucinino, di un bagno e di una camera da letto che si apre su un saloncino. La ricerca di una tipologia che fosse funzionale, che creasse uno spazio dinamico e, al tempo stesso, fosse aggregabile con le altre unità, ha indirizzato il progetto verso lo sviluppo di una cellula già indagata nel 1985 in occasione del concorso ACER sulla Terza Età. L'edificio è provvisto di una mensa con cucina, di uno spaccio, di locali per l'amministrazione, di una sala hobby, di spazi di soggiorno, di una cappella. Queste ultime tre funzioni sono contenute in due volumi cilindrici, uno posto sul fronte, l’altro sul retro, che si compongono con una pensilina di ingresso a sbalzo e con la copertura a terrazzo dello spazio centrale connettivo, così da formare un sistema praticabile che attraversa l’edificio trasversalmente in trincea tra le falde dei tetti. Il resto dell’area, oltreché dagli orti urbani, è occupato dai parcheggi a raso, da un piazzale per il carico e lo scarico delle merci che ha luogo sotto la piastra d'ingresso, dal portico che guarda verso valle, da vialetti pedonali e da ampie zone a verde.